I fan di Burger King nel Midwest potrebbero avere più difficoltà ad avere "la loro strada" in futuro, grazie a una serie di sedi che hanno chiuso in un'area metropolitana.
Almeno sei punti vendita Burger King nell'area di Dayton, Ohio, hanno recentemente cessato l'attività, secondo i cartelli affissi sulle porte dei ristoranti. I negozi chiusi si trovano a:
- 7151 Hoke Road a Clayton
- 4465 Clyo Road a Sugarcreek Twp.
- 1401 N. Keowee Street a Dayton
- 1420 Cincinnati Street a Dayton
- 60 S. Broad Street a Fairborn
- 352 E. Strada Nazionale in Vandalia
La notizia giunge a poche settimane dall'improvvisa chiusura di un altro ristorante Burger King locale, al 9189 di Dayton-Lebanon Pike a Washington Twp.
I cartelli affissi sulle porte dei ristoranti BK chiusi elencano altre sedi Burger King locali che i clienti possono visitare. Tuttavia, sia la sede di Fairborn che quella di Clayton suggeriscono erroneamente ai clienti di tentare la fortuna presso la sede di Vandalia, anch'essa chiusa.
Qual è la storia che si cela dietro queste chiusure improvvise? Le ragioni non sono ancora del tutto chiare, ma sappiamo che tutti i ristoranti chiusi sono di proprietà di TOMS King (Ohio) LLC, considerato uno dei maggiori franchisee di Burger King.
Fondata nel 2012, TOMS King gestisce 90 punti vendita Burger King in cinque stati americani: Ohio, North Carolina, Illinois e Virginia. Nel 2018, l'amministratore delegato di TOMS King, Matt Carpenter, ha dichiarato al Dayton Daily News che TOMS King è uno dei franchisee Burger King con i migliori risultati in Nord America.
Tuttavia, se si considera che nel 2018 TOMS King gestiva oltre 100 sedi di Burger King, ci sono chiari segni di regressione piuttosto che di espansione.
Il marchio Burger King, nel frattempo, sta mostrando segni di inversione di tendenza dopo gli ultimi anni poco brillanti, che hanno visto il marchio di hamburger retrocedere rispetto a Wendy's e Chick-fil-A nelle vendite.
Burger King ha recentemente registrato un aumento del 4% delle vendite negli Stati Uniti rispetto all'anno precedente, a partire dal terzo trimestre del 2022, e un balzo del 10% su scala globale. La casa del Whopper sta inoltre attuando l'ambizioso piano Reclaim the Flame da 400 milioni di dollari per rivitalizzare il proprio marchio, aggiornando le iniziative pubblicitarie, migliorando il menu e investendo in nuove tecnologie per i ristoranti e attrezzature per la cucina.